Descrizione
Apparentemente frutto di una ossessiva mentalità burocratica, il diritto penitenziario, oggetto di continui rimaneggiamenti novellistici del legislatore privi di coerenza sistematica, è diventato terreno sul quale si sono proiettate nel corso degli anni, a seconda delle stagioni politiche, le luci e le ombre del garantismo e del giustizialismo. Molti gli istituti di cui risultano riscritti i contorni originariamente disegnati, ulteriormente definiti da numerosi interventi di Corte costituzionale e Corte europea dei diritti dell’uomo. Il Manuale si propone di fornire una fotografia dello stato della legislazione positiva, interpretata alla luce dei principali orientamenti giurisprudenziali delle Corti nazionali e sovranazionali.